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…La Gopro? Un accessorio insostituibile!

…La Gopro? Un accessorio insostituibile!

 

Oggi intanto piove e nella speranza che il tempo migliori, sono intanto dietro a fare dei check sull’ attrezzatura foto/video per una bella cosa che si andrà a fare la settimana prossima (per ora top secret), colgo quindi l’occasione per spendere due parole sulla “fedele compagna” di quest’anno: la mia Go Pro Hero3+ Black Edition!

Sono un gran estimatore della GoPro, perché realmente penso che in questi anni abbia cambiato radicalmente il modo di intendere i video, offrendo, ad un prezzo accessibile, con una qualità da produzioni televisive, una maggiore percezione della realtà che si osserva sullo schermo riuscendo a cogliere angolazioni, punti di vista, sino a pochi anni fa impossibili.

Dire quanto mi sia stata utile in questi mesi, assieme alla sua “sorella minore” la GoPro Hero2, sarebbe praticamente impossibile! Entrambe parte integrante della mia “grab bag” da lavoro, mi hanno fornito la possibilità di filmare e fotografare durante le immersioni con i palombari del Comsubin, durante i voli in elicottero con la Guardia Costiera e addirittura permettermi di riprendere momenti quali il volo in assenza di gravità con l’Agenzia Spaziale Europea. Ma anche durante momenti ludici come le foto con le tartarughe a Sharm, le immersioni con la Skandalopetra, il torrentismo o i sentieri in trail running…

 136 grammi di peso con la custodia, dimensioni più contenute, il 30% in più di autonomia della batteria, rispetto alle versioni precedenti, risoluzione video a 4K e a 12 MP per le fotografie, senza dimenticare il controllo in remoto con il telecomando, utile per il risparmio della batteria e l’app per i cellulari e i tablet, che permette di controllare immediatamente non solo la qualità ma anche come e dove si sta riprendendo, sono tutte caratteristiche che ne fanno un oggetto insostituibile per chiunque fa dello “smart travel” la sua ragione di vita e un “must” imprescindibile per chi fa sport, qualunque esso sia.

Certo, come ogni oggetto tecnologico ha bisogno di un periodo di “rodaggio” e un buon corso con un videomaker ne permette di apprendere sino in fondo le numerosi opzioni possibili, non è immune poi a situazioni drammatiche quali la batteria che si scarica prima del previsto o la microsd che di colpo non viene più letta, problemi che solo la “ridondanza” delle attrezzature permette di by-passare.

La sterminata varietà dei vari supporti, che vanno dalle ventose per auto all’adesivo per la tavola da surf, passando per manopole telescopie, galleggianti, bretelle, imbraghi e caschetti, fanno ormai della “gadget-addicted mania” una patologia clinica già riconosciuta.

Fra pochi mesi per me inizierà un’altra avventura ancora più coinvolgente e non posso neanche immaginare di non averla con me!

Un acquisto quindi da fare? Bhè…io lo farei.

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