“Se ami il mare, #Ripesc-AMI” la nuova campagna in difesa del mare
A fianco delle reti da pesca perdute o abbandonate un’ altra percentuale non trascurabile di plastica in mare è rappresentato dai piccoli attrezzi da pesca, quali lenze, esche artificiali, palangari e nasse che oltre al danno derivante dalle microplastiche continuano nella loro attività di pesca per decenni che non incide solo sulla biodiversità marina ma anche sui volatili marini come gabbiani, sule, fratini, cormorani.
Per questo l’associazione ambientalista “5 Terre Academy”, con la preziosa collaborazione dei centri diving “La Tribù Diving Academy” di Lerici (SP) e il “Style Diving” di Rapallo (GE), lancia la campagna “Se ami il mare… #Ri-pescAMI”.
I due diving, precursori a cui presto si affiancheranno altri, si impegneranno in questi mesi ad iniziare una raccolta mirata in alcuni punti di immersione, soprattutto legati alle AMP delle Cinque Terre e di Portofino e nel Parco Regionale di Portovenere, un’ attività che oltre ad essere importante per il mare è anche importante per ridurre il rischio durante le immersioni qualora sub più o meno esperti dovessero trovarsi impigliati, per rilanciare la campagna poi durante la prossima stagione con tutti i loro clienti, moltiplicando l’azione di pulizia dei fondali e delle spiagge.
Ma la plastica raccolta in questa attività non si limita ad una rimozione ma sarà materiale per il progetto di economia circolare dal mare che sempre “5 Terre Academy” porta avanti per la realizzazione di occhiali da sole realizzati appunto con la plastica recuperata.
Nei due diving verranno posti due contenitori ai quali, tutti i subacquei o frequentatori delle spiagge potranno portare quello che hanno individualmente recuperato.
